Ieri l' Art. 29 Working Party ha rilasciato un PRESS RELEASE dove ha definito inaccettabile che Facebook abbia radicalmente modificato le proprie privacy policies a discapito degli utenti.
La "materia del contendere" sono i default settings. Il WP aveva raccomandato che il profilo dell'utente fosse accessibile solo da parte dei contatti indicati dall'utente stesso, escludendo quindi la possibilita' di accedere al profilo attraverso motori di ricerca salva specifica indicazione dell'utente.
Pare che invece la situazione su Facebook non sia proprio questa: chiunque usa Facebook sa come sia necessario navigare i privacy settings e ricorrere a una serie piu' o meno lunga di "opt-out".
Peraltro, il WP ricorda a Facebook e agli altri social network la lezione imparata da Google in Italia: quando un utente carica del contenuto relativo a dati personali di terzo e' necessario ottenere il consenso di quest'ultimo.
Mi pare che su quest'ultimo punto
"L'utente dichiara che i materiali caricati o condivisi ("Materiali") non violano la priacy e/o i diritti personali di terzi e che in ogni caso l'utente ha preventivamente ottenuto il libero ed univoco consenso alla pubblicazione del Materiale da parte del titolare dei dati o dei diritti personali relativi al Materiale pubblicato".
Facile no? E facile sarebbe per gli utenti marcare questa check-box (tra le tante). Chissa' se poi sara' piu' efficace delle avvertenze sul materiale coperto da diritto d'autore...
...CHECK
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